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Sono numerosi i dubbi e le piccole incertezze che si possono presentare nella quotidinaità lavorativa. Ecco perché Ariete, specialista nelle apparecchiature per odntotecnici e nella microfusione, ha raccolto in questa pagina alcune delle problematiche più frequenti che si possono presentare. Per tutte le domande tecniche che non trovano qui una risposta è sempre a disposizione il nostro servizio clienti e il Centro studi per la Microfusione, con oltre 30 anni di know how pronti a risolvere ogni eventuale inconveniente.

La corona o la travata non si sfilano dai monconi?

A) Non è stato isolato il gesso. Isolare con isolanti per cera.
B) È stato adoperato smalto per unghie (o vernici simili) come intercapedine. Certi isolanti per cera sciolgono le lacche e le vernici. Per un'intercapedine uniforme, sempre rispettando i 2 mm di chiusura cervicale, è preferibile usare le cialde 0,1.
C) È stata colata la cera troppo calda.
D) Non sono state sfilate le corone. Sfilare sempre le corone subito dopo aver colato la cera per controllare l'avvenuto isolamento e proseguire con la modellazione.
E) Non è stato adoperato un gesso extra-duro, o è stato impastato troppo fluido. Usare gessi extra duri possibilmente impastati sottovuoto

I bordi delle corone sono arrotondati o sfumati?

A) È stato applicato troppo isolante. Al momento della colatura della cera osservare che le superfici isolate siano umide ma non lucide di isolante.
B) È stato usato olio di vaselina. Usare isolanti adatti per cera.
C) È stata colata la cera non sufficientemente calda.
D) Cercando di completare le modellazioni, si è passato il modellato sulla fiamma. Non passare sulla fiamma il modellato, perché se è vero che rende lisce le superfici, è anche vero che fonde la superficie della cera modificando le parti sottili incurvandole ed arrotondando i bordi.

Il ponte di cera dondola variamente sui pilastri?

A) Sono state unite le corone agli elementi, senza aver controllato la loro corretta posizione; oppure con troppa cera, colata in una sola volta. Controllare la posizione dei monconi sfilabili rispetto al modello e quella delle corone rispetto ai monconi. Eventualmente separare e riunire con poca cera e mettere in rivestimento nel tempo più breve.
B) Non è stata usata cera adatta. Usare cera per intarsi; in ogni caso cera non rigida. È indispensabile, se non si lavora con estrema pulizia, lavare il modello e tutti i suoi pezzi sfilabili con acqua bollente (perché l'acqua non sciolga il gesso, è bene che sia satura di solfato di calcio, cosa che si ottiene facilmente aggiungendo all'acqua un cucchiaio di gesso) o meglio, con getto di vapore a 160° prima di unire i vari pezzi in cera, già modellati.

Il rivestimento viene asportato con una certa difficoltà dalla struttura fusa?

A) Azione della lega molto calda sul rivestimento. La rimozione del rivestimento tiepido o freddo, senza danneggiare la struttura, si ottiene velocemente con la satinatrice (resina). La sabbiatrice (sabbia) non è più veloce e danneggia le leghe più tenere.
B) In genere i rivestimenti per alta temperatura presentano maggiori difficoltà di rimozione specie se sono stati messi in acqua dopo eseguita la fusione, o per accelerare arbitrariamente il raffreddamento, o dopo raffreddati sperando di rimuoverli più facilmente. Non bisogna bagnare il rivestimento prima di satinare; se bagnato, asciugare con la fiamma o nel forno e poi satinare.
C) Permanenza eccessiva in forno e/o per alta temperatura. Le cristobaliti a legante gesso si liberano in genere facilmente con spazzolatura energica sotto acqua corrente. I rivestimenti soffici per alte temperature, che possiedono minor capacità di espansione termica, presentano minor difficoltà degli altri.
NOTA 1: Le masse che contengono dei riducenti (es. grafite) perdono la possibilità di impedire la formazione di ossidi sul metallo se rimangono molto tempo (più di 10'-15') in temperatura finale. Questa circostanza favorisce il legame tra il silicio ed alcuni componenti della lega, sul tipo di legame ceramica-metallo.
NOTA 2: Nonostante l'interazione evidente fra lega e rivestimento, non si riscontrano in genere danni in profondità; questo danno più apparente che reale è da considerarsi positivo rispetto alla struttura interna della lega e quindi segno di una lega ben fusa. Con una fusione di questo tipo, il fenomeno della colorazione giallo-verdastra con leghe per ceramica a base di Pd-Ag non si verificherà, se non molto debolmente e solo con le ceramiche sensibili a questo fenomeno.

La struttura calza sui monconi singolarmente, ma la travata ha un’incurvatura concava verso la superficie masticante e dondola sui monconi avanti-indietro?

A) Torsioni già nella struttura di cera provocate con un'incauta manovra di sfilamento, inconveniente questo che succede principalmente con modelli non scomponibili. Usare i monconi sfilabili. Risaldare adeguatamente la lega fino al "punto di colata"; colare con Ariete fintanto che la riserva avrà esaurito la sua funzione alimentatrice.
NOTA: alimentazione insufficiente causata da riserva esigua, troppo distante oppure assente. In questo caso le parti più interne della struttura diventano riserva per le parti più esterne che si solidificano prima. Nella struttura non vi sono porosità, poiché la contrazione è avvenuta a spese di tutta la struttura incurvandola. Non bisogna dimenticare la possibilità concreta della deformazione elastica del rivestimento. Questo fenomeno può verificarsi anche con riserva sufficiente, ma con inadeguato riscaldamento della lega oltre il punto liquido fino a quello di colata. Raffreddamento rapido del cilindro. Non raffreddare bruscamente il cilindro nell'acqua.

La struttura è variamente porosa? La struttura sembra compatta ma non si lucida ne si salda agevolmente? La struttura è fragile?

A) Vari aspetti del fenomeno definito: porosità. L'origine sta nel non aver adeguatamente alimentato le strutture sia per volume della riserva, sia per distanza eccessiva della riserva dalla struttura, sia per mancato riscaldamento della lega oltre il punto liquido. Eccezionalmente per bruciatura di alcuni componenti. Molte volte si confonde la porosità con l'inglobamento di rivestimento. Alimentare con una proporzionale e vicinissima riserva la struttura in questione. Rispettare i tempi di riscaldamento delle leghe oltre il "punto liquido" fino al "punto di colata" secondo le indicazioni del fabbricante: verificare sempre con la fonditrice Ariete elettronica.
NOTA: Un sistema abbastanza facile e sicuro, consiste nel mettere la struttura ad una distanza dal fondo del cilindro non maggiore di 2-3 mm. Alimentare le corone veeners, cassette e piccoli fusi con una barra di 5 mm di sezione e collegarle alle strutture con perni di 2-3 mm di sezione e cortissimi. Non dimenticare che tutti i collegamenti devono essere ben arrotondati per evitare che il rivestimento entri nelle frastagliature della cera mal collegata e venga portato poi con sé dall'onda della lega liquida. Per ottenere dei collegamenti corretti, è sufficiente usare la coda della spatolina molto calda e con poca cera. Alimentare i fusi e le corone fuse con una barra raddoppiata ed unita allo stesso modo. Un buon accorgimento è quello di collegare con le parti più grosse (fusi, corone fuse, punti di unione fra le due corone ecc..) un filo sottile di cera e orientarlo verso le pareti del cilindro senza naturalmente toccarle. Quel perno cieco simile ad un canale di sfogo, favorirà l'innesco della cristallizzazione in punti particolarmente delicati, perché dissiperà rapidamente calore e favorirà l'azione della riserva. Ricordare che fra i vari tipi di porosità uno solo è causato da surriscaldamento. E' un'evenienza rarissima e si presenta come se sulla superficie avessero lasciato la loro impronta delle punte di spillo. In genere le fiamme e le macchine usate per fondere non sono in grado di provocare questo danno. Solo un madornale errore dell'operatore può esserne causa. Usando ARIETE non dimenticare di usare un crogiolo per ogni lega ed adeguato fondente. Prima di tagliare i perni, contrassegnare la materozza per non correre rischi di mescolanze strane fra varie leghe.